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SOLARE TERMICO - BIOMASSA
LA BIO MASSA
La combustione della biomassa è particolarmente diffusa, per ovvie ragioni, nelle zone di montagna e forestali, dove la materia prima è di facile reperibilità; ma soprattutto in tutte quelle aree urbane o extraurbane che non sono coperte dalla fornitura del gas metano.
La biomassa indica qualsiasi sostanza di matrice organica, vegetale o animale utilizzabile ai fini energetici; ovvero tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili solidi, liquidi o gassosi. La trasformazione di questi materiali genera scarsissimi residui inquinanti. Si tratta generalmente di scarti di attività agricole che possono essere facilmente modificabili attraverso vari procedimenti, per ricavarne combustibili o direttamente energia elettrica e termica; alcuni esempi:
- Legna da ardere;
- Residui di attività agricole o forestali;
- Scarti delle industrie alimentari;
- Liquidi reflui derivanti dagli allevamenti;
- Alghe marine;
SOLARE TERMICO
Un pannello solare termico, tecnicamente chiamato anche collettore solare, è un dispositivo che converte le radiazioni solari in energia termica e la trasferisce verso un accumulatore per produrre acqua calda, ma anche per riscaldare o raffreddare gli ambienti.
I VANTAGGI
L’energia solare è una fonte enorme, basti pensare che è 15.000 volte superiore al fabbisogno energetico mondiale. Installare un pannello solare termico comporta numerosi vantaggi:
- risorse infinite: possiamo utilizzare a nostro piacimento tutta l’energia solare che arriva sul pianeta, finché il sole non si spegnerà;
- sostenibilità ambientale: un impianto solare termico non impiega alcuna materia prima fossile e quindi alcun processo di combustione. Non genera alcuna emissione inquinante durante il suo funzionamento;
- risparmio per l’acqua sanitaria: l’installazione di un impianto solare termico permette di coprire il 60-70% del fabbisogno di acquacalda sanitaria;
- risparmio per il riscaldamento.
collettori piani: si possono distinguere in vetrati e scoperti (o non vetrati). I collettori solari piani vetrati sono quelli più utilizzati al giorno d’oggi; sono caratterizzati da una copertura in vetro in grado di proteggere i pannelli da qualsiasi agente atmosferico. Sono in grado di filtrare i raggi solari e creare l’effetto serra per trattenere il calore. Questi collettori si distinguono per un ottimo rapporto qualità prezzo/prestazione. I pannelli solari di questo tipo hanno una durata di vita di almeno 20 anni e sono in grado di fornire acqua calda dai 30° ai 60°. Quelli scoperti invece sono di un materiale plastico e hanno un costo notevolmente più basso. Hanno però un rendimento molto basso e per poter funzionare richiedono temperature esterne molto alte.
collettori sottovuoto: la sfida principale dei collettori solari termici è quella di trattenere all’interno il calore dei raggi solari. I collettori a tubo sottovuoto sono prodotti con il fine di diminuire il più possibile la dispersione di calore. I tubi sottovuoto hanno un rendimento annuo di circa il 15% più elevato rispetto ad altri collettori. Sono in grado di fornire acqua calda anche a 100°C e durano all’incirca 20 anni.
collettori a concentrazione solare: sono pannelli concavi progettati per ottimizzare la concentrazione dell’energia solare in un punto ben determinato (fuoco). Sono efficaci solo con luce solare diretta poiché devono seguire il movimento del sole. Questo tipo di collettore, poichè permette di raggiungere alte temperature (400-600 ° C), rappresenta una scelta logica per generatori solari o centrali elettro-solari